Nel giardino concluso

 

 

Nel giardino concluso dal tempo sospeso
dove viole e camelie t’han presa per mano
custodisci il tuo giglio dai petali d’oro
lo lavi con lacrime bionde di miele
lo asciughi coi lunghi capelli di stelle
pallida luna nel cielo brillante
la notte dissolve le ombre nell’alba.

Il vento che muove le foglie arancioni
che tendono i fili di larghi aquiloni
nell’aria serena al profumo dell’erba
gli orchi gelosi ti hanno violata
squarciandoti il petto, brandendoti nuda
usando parole, vergogna e violenza,
lasciandoti prona e incapace di alzarti.
 
Nel giardino concluso io sono passato
e non hai voluto che io ti rialzassi.
Ti ho carezzato le guance rigate
le labbra assetate seccate dal sole.
Ho provato a parlarti ma tu mi hai cacciato.
 
Nel giardino concluso dal tempo sospeso
tu dormi cullata dagli orchi gelosi
dal petto squarciato sbocciano gocce
di latte sprecato e di sogni confusi.
La ninnananna ha cadenze ferine
il tuo corpo di donna diventa di bimba
e di lontano si vede una mamma.

 

trittico-del-giardino-delle-delizie-hieronymus-boschHieronymus Bosch, “Il giardino delle delizie” (part.), (1480-1490), Madrid, Museo del Prado

 

 

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Nel giardino concluso

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