In ricordo di Giancarlo Siani e di Peppino Impastato. “Chi frequenta abitualmente le nostre presentazioni alla Libreria Indipendente sa che io, in queste occasioni, sono solito vestire in modo alquanto elegante, con camicia e cravatta. Questa sera non presentiamo alcun libro. Celebriamo. Celebriamo due eroi! Ma lo facciamo senza pompa, senza solennità. Ecco perché sono venuto in jeans e maglietta. Per far venir meno anche quella ufficialità che sarebbe potuta trasparire dal mio abbigliamento. Giancarlo Siani e Peppino Impastato non hanno bisogno della commemorazione di Stato. Quello Stato, se non complice, quantomeno incapace di preservare loro la vita!” (Riccardo Piroddi). Conduzione e relazione sulla storia della camorra e della mafia ai tempi degli assassinii di Giancarlo Siani e Peppino Impastato di Riccardo Piroddi. Lettura di due brevi testi di Benedetta De Nicola dell’Autrice. Commento e interventi dialogici col pubblico giovanile di Benedetta De Nicola. Letture scelte di Marilena Altieri e Mimmo Bencivenga. Organizzazione generale e musiche di Mimmo Bencivenga, proprietario della Libreria Indipendente. “Io non amo parlare di successo o insuccesso di un’iniziativa. Preferisco parlarne in termini di bellezza. E la bellezza, anzi, la grande bellezza di questa serata, dedicata alla lotta alle mafie e a due figure di giovani eroi e martiri, Peppino Impastato e Giancarlo Siani, è stata nei ragazzi giovanissimi che hanno affollato la libreria. E nel loro modo di esserci. Nessuno si è mosso dalla sedia, erano curiosi, attenti e quando Benedetta gli ha rivolto delle domande, giustamente non sapevano cosa rispondere. Ma a domande più dirette “Cosa ti piace? Che cosa è bello per te? Dimmi una cosa bella”, rispondevano e parlavano di legalità e del mondo che vorrebbero trovare fra qualche anno, quando saranno grandi. Questa è stata la Grande Bellezza della serata!” (Mimmo Bencivenga).
I momenti più belli del giorno? Il mattino presto, così ripulito delle scorie della notte prima. E l’imbrunire. Coi rumori delle cucine che si perdono tra i balconi, quel ritrovarsi a luci accese, il blu che sopraggiunge dai tetti, il vento. Cos’altro conta? Quel che si trova nel mezzo? No. Quel che si trova nel mezzo è il tempo perso, mucchi di cose che in fondo tutti ci dimentichiamo in fretta.