Presentazione del libro del prof. Franco Cuomo “I media e la costruzione del reale“, prefazione di Gianni Vattimo, Edizioni Dedalo, 2006.
“L’accentuazione del carattere tendenzialmente totalizzante della complessità in epoca tardo-industriale (o di rivoluzione informatica) pone il problema di una sua poderosa alterità rispetto ai periodi precedenti, al punto tale da indurre a rivedere con molta probabilità le stesse basi epistemologiche delle acquisizioni cognitive del nostro tempo. Nozioni altrettanto esegetiche, tuttavia, emergono anche in ambiti concettualmente evoluti delle tecnologie della comunicazione e di quelle della rappresentazione. Questa rete di legami, che nel tempo si infittisce sempre di più, costituisce una delle ragioni della crescente complessità della realtà nella quale siamo immersi” (dalla quarta di copertina).
Introduzione e moderazione di Riccardo Piroddi. Letture di Mimmo Bencivenga e Marilena Altieri. Organizzazione generale di Mimmo Bencivenga, proprietario della Libreria Indipendente.
Ho questa percezione fortissima della morte. Non è semplice da spiegare. Diciamo qualcosa che aumenta col passare degli anni. La sensazione di dover fare tutto e di doverlo fare nel più breve tempo possibile. L’impressione che potrei benissimo non riuscirci. È più di una paranoia. È vivere costantemente col fetore dell’aldilà sotto il naso. Un aldilà che certo non concilia. Ma urla e minaccia. Giorno dopo giorno. Dover esistere con la certezza che a un certo punto la pila si sarà scaricata. Come può non renderci le creature più irrequiete del mondo? No, sul serio, quale condizione è altrettanto insopportabile?