“E così in America quando il sole tramonta e me ne sto seduto sul vecchio molo diroccato del fiume a guardare i lunghi cieli sopra il New Jersey e sento tutta quella terra nuda che si srotola in un’unica incredibile enorme massa fino alla costa occidentale, e a tutta quella strada che corre, e a tutta quella gente che sogna nella sua immensità, e so che a quell’ora nello Iowa i bambini stanno piangendo nella terra in cui si lasciano piangere i bambini, e che stanotte spunteranno le stelle, e non sapete che Dio è Winnie Pooh?, e che la stella della sera sta tramontando e spargendo le sue fioche scintille sulla prateria proprio prima dell’arrivo della notte che benedice la terra, oscura tutti i fiumi, avvolge le vette e abbraccia le ultime spiagge, e che nessuno, nessuno sa cosa toccherà a nessun altro se non il desolato stillicidio della vecchiaia che avanza, allora penso a Dean Moriarty, penso perfino al vecchio Dean Moriarty padre che non abbiamo mai trovato, penso a Dean Moriarty“. (Sulla strada)
“Ti Jean”
A Jack Kerouac
Quanto è stata lunga Ti Jean la strada che da Lowell ti ha portato dove non ci sono più strade e quanto sarà lunga Ti Jean la strada sulla quale io dovrò correre per provare a raggiungerti correre sì correre come il ritmo sincopato di una partitura jazz che striscia tra i tasti di un sassofono nero in un locale stretto e fumoso giù a New Orleans come le parole spontanee su un rotolo per telescrivente senza punti né pause libere senza freni nude e senza coscienza parole bruciate troppo in fretta benzina nel carburatore dell’automobile che sfrecciava per le highways d’America da Est a Ovest a Est irrequieta battuta affamata di vita e beata il suo rumore è arrivato dovunque ha corso per tutte le strade del mondo e non si è finora ridotto né può continua è possibile ascoltarne il rombo limpido e chiaro come le notti passate a dormire sui prati e nei boschi nel sacco a pelo fatto di stelle e una bottiglia di bourbon.