Quando non ammantata di torme di asiatici a caccia di fotografie, la Nike di Samotracia è un pugno nello stomaco che toglie il fiato o tira fuori le lacrime. Conservata al Louvre di Parigi, la Nike domina la scalinata che conduce dagli stanzoni della scultura alle gallerie dei pittori francesi e italiani. Il marmo, di circa due metri e mezzo, fu trasportato al Louvre nella seconda metà dell’800, dopo aver…
Ormai ti conosco. A memoria. Eppure, ogni volta che ti vedo resto obnubilato dall’esondazione di grandezza che trasuda da ogni stilla, non meno divina, di te. Sei qualcosa di prodigioso e oltremodo sublime. È evidente che su di te sia caduta una supernova di irradiante e traboccante meraviglia. Con te è tutto troppo grande e troppo indefinito. Tra due o tre secoli potrei ancora guardarti con tutta la misterica deferenza con cui oggi ammiro un’opera d’arte in un museo. Non sei neanche più solo bellezza: sei porta della percezione che ogni volta varco, tra drammi onirici e agnizioni brutali. Sei l’universo altro che si scompone e ricompone disegnando sciarade sfuggenti. Sei la perfezione. Punto.
Aristotele non si chiede che cos’è un artefatto e non si pone in maniera esplicita il problema di formulare un’ontologia degli artefatti. Seguiremo il suo percorso attraverso la Fisica, il lessico filosofico di Metafisica Delta e alcuni passi dell’ousiologia di Zeta, Eta e Lambda per mostrare il ruolo del paradigma artefattuale nella determinazione della naturalità e sostanzialità del vivente…