Archivio mensile:Marzo 2020

Luisa Casati: vivere come un’opera d’arte

 

di

Chiara Caputo

 

Certe donne rifuggono con ogni mezzo dagli schemi di un’esistenza banale e riescono nell’arduo compito di forgiare la propria vita secondo i propri parametri e la propria personale gerarchia di valori: la marchesa Casati è stata una figura quasi mitologica, ribelle ad ogni diktat, anticonformista ed iconica…

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Luisa Casati in uno scatto realizzato dal barone Adolf De Meyer, 1913

 

Giovanni Boldini, “Ritratto di Luisa Casati con levriero”, 1914

 

 

 

Guglielmo I il Conquistatore

 

da

Londraweb.com

 

 

La vicenda di Guglielmo I, primo re normanno d’Inghilterra e duca di Normandia, risale all’incirca all’anno 1000. Ad essa è fortemente legata la storia della monarchia in Inghilterra…

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Guglielmo I il Conquistatore (1028-1087)

 

 

Giotto, Stil Novo a colori

 

da

ilgiornaledivicenza.it

 

 

Non vi sono cieli azzurri a Milano. Prevale l’oro, nella pur bellissima mostra allestita a Palazzo Reale, dedicata a Giotto, negli stessi spazi dove negli anni finali della sua vita (attorno al 1335-36) l’artista eseguì per Azzone Visconti una serie di dipinti murali oggi purtroppo perduti. Mostra pensata per accompagnare le settimane conclusive dell’Expo ma, a differenza di altre, studiate per trovare collegamenti diretti coi temi della nutrizione e dell’alimentazione… 

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Giotto di Bondone (1267-1337)

 

 

“I fiori blu” di Queneau e noi…

 

di

Maria Chiara Pomarico

 

 

La situazione storica è un pochino confusa: libere (molto) divagazioni (non tanto) sul modo di intendere i “fiori”, ieri e oggi.
Il trenta luglio duemilaundici Maria-Chiara salì sul torrione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica e la trovò un poco confusa. Per questo, decise di sedersi nel prato adiacente al camping di Castel di Sangro e iniziare un vecchio libro trovato nella libreria di casa“.

I fiori blu di Raymond Queneau. Con un po’ di scetticismo, iniziò a leggere, spinta solo dalla traduzione di Italo Calvino più che dalla curiosità per il libro stesso…

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Raymond Queneau

 

 

Cosa ci insegna un idillio amoroso medievale sulle molestie sessuali di oggi. La storia di Abelardo ed Eloisa

 

di

Lisa Bitel

 

 

I mezzi di informazione sono improvvisamente saturi di notizie su uomini influenti, il cui comportamento sul luogo di lavoro è stato contestato da parte delle donne. Questi presunti molestatori sembrano dare per scontato che il potere sul posto di lavoro li autorizzi ad avere contatti sessuali con chiunque…

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Le modelle, le compagne, gli amori di Modigliani

 

di

Laura Corchia

 

Modigliani amava le donne. Le amava molto, in modo fervido e passionale e aveva uno spasmodico bisogno di dipingerle per possederne, per così dire, l’anima. Gilberte, Maud, Thora, Elvire, Margherita, Marie, Lucienne, Gaby. Per non parlare di Beatrice Hastings e di Jeanne Hébuterne…

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Amedeo Modigliani, “Nudo disteso di schiena”, 1917

 

 

 

Il conte Attilio, ritratto di un’anima frivola

 

di

Giorgio Bàrberi Squarotti

 

 

In questo saggio dedicato al conte cugino di don Rodrigo, lo studioso sottolinea il carattere giocoso e beffardo del personaggio che si presenta come “doppio” del tutto opposto al malvagio del romanzo, che invece si incaponisce nella persecuzione ai danni di Lucia per un puntiglio che sembra completamente assente nel suo compagno di stravizi (anche se, a dire il vero, è proprio Attilio a spingere don Rodrigo nella sua azione e dunque la sua responsabilità morale è forse meno lieve di quanto appaia nell’analisi citata).
G. Bàrberi Squarotti (1929-2017) è stato ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Torino ed autore di numerosi saggi critici sui principali autori della nostra tradizione, inclusi Dante, Machiavelli, Pascoli, D’Annunzio. Esponente della scuola cattolica, ha messo in luce nei suoi studi il pessimismo di fondo di Manzoni accentuatosi dopo il romanzo, come è evidente dal titolo del libro da cui è tratto il passo seguente (“Le delusioni della letteratura”)…

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