L’obiettivo di Schelling, in quelle lezioni che prenderanno il nome di Filosofia della Rivelazione, è di dispiegare il rapporto che Dio ha con il mondo, il quale non è un rapporto regolativo come in Kant, ma costitutivo. Infatti, Schelling parte dal fatto che Kant non è stato in grado di dimostrare l’esistenza di Dio, ma solo la sua necessità logica: Dio in Kant è rimasto solo un’idea della ragione…
Il monismo materialistico, sostanzialmente coincide con l’assolutizzazione dell’oggetto e implica che all’oggetto viene sottratto ciò su cui poggia che è l’altro da sé, il soggetto appunto. In effetti, ciò che va messo in evidenza è proprio la correlatività di soggetto e oggetto, per lo meno del soggetto empirico, stante che quello che i filosofi chiamano “soggetto trascendentale” non può non emergere oltre la relazione all’oggetto, costituendosi come condizione oggettivante questa stessa relazione…
Due concetti chiave della filosofia, intelletto e ragione, hanno assunto un ruolo particolarmente significativo nell’ambito della filosofia classica tedesca. Il significato che Kant attribuì a tali concetti subì un mutamento in Hegel, il quale attuò una rielaborazione concettuale sulla base della sua dialettica. Cosa significano “intelletto” e ragione”? Quali sono le caratteristiche proprie e distintive di tali concetti?
La Filosofia della mente rappresenta non soltanto un ambito specifico della ricerca filosofica, ma altresì il luogo teorico in cui si incontrano in forma esemplare scienza e filosofia. Precisamente per questa ragione, è considerata il fronte più avanzato tanto della ricerca filosofica quanto della ricerca psicologica, con importanti ricadute nel campo dell’etica, dell’antropologia, della sociologia, della giurisprudenza, per non parlare che dei più importanti ambiti di studio e di ricerca…
L’attuazione della “via italiana al federalismo”, come delineata nel 2001 con la riforma del Titolo V della Costituzione, ha presentato nel tempo numerose problematiche, sulle quali politici, studiosi di diritto ed operatori di settore hanno concentrato la propria attenzione, senza però trovare, almeno per ora, soluzioni puntuali e unanimemente condivise; dal riparto di materie tra Stato e Regioni alla devoluzione di funzioni amministrative e delle connesse risorse finanziarie…
La figura più caratteristica del XVIII secolo francese è forse Francois Marie Arouet anagrammato a suo modo Voltaire, il quale appartiene tanto alla filosofia che alla letteratura. Nasce a Parigi nel 1694 da famiglia borghese. Nel pensiero voltairiano, il problema etico equivale a problema politico. Voltaire, infatti…
Il De Fato di Alessandro di Afrodisia, testo meglio conosciuto con il titolo Sul destino, è il documento più importante dell’antichità relativo alla diatriba tra fautori della necessità e sostenitori del libero arbitrio. Alessandro dedica il trattato a Settimio Severo, l’imperatore romano che lo aveva nominato alla cattedra di filosofia dell’università di Atene alla fine del II secolo d.C. Il filosofo greco inizia sottolineando…
Contro i sogni della scienza e della tecnica che oggi guidano le vite degli uomini, la filosofia non manca di ricordare che la conoscenza della natura e di ogni singolo fenomeno è legata in maniera imprescindibile alla conoscenza del tutto. Giordano Bruno è uno di quei pensatori che lo ha affermato nel modo più perentorio in quel luogo teoretico che concerne il rapporto tra l’uno e i molti, tra il particolare e l’universale…
La lettura delle Confessioni rousseauiane impone un interrogativo di non facile o, comunque, di non immediata risoluzione: c’è e, nel caso, qual è la portata filosofica di un’opera autobiografica? Prendendo in prestito la definizione che ne dà Paul Ricoeur, un’autobiografia è, «in senso vero e proprio, un’opera letteraria». Ciò non toglie, tuttavia, che presenti delle caratteristiche che ne rendono legittima anche un’analisi sul piano filosofico….