Nelle “origini dell’hitlerismo” la filosofa Simone Weil colpì il mondo con un’audace intuizione storica: il nucleo politico-concettuale della (iniziale) politica nazionalsocialista è legato all’Impero Romano – in particolare alla figura di Giulio Cesare…
Conservatore o rivoluzionario? Razionalista o romantico? Ermetico o scienziato? Dopo due secoli e mezzo dalla nascita, giustamente, lo celebriamo. Ma stentiamo ancora a capirlo…
Giordano Bruno è diventato bandiera del pensiero “laico” e di diversi movimenti che lo vedono come un eroe del pensiero moderno. Ma siamo sicuri che queste interpretazioni siano coerenti con la sua sapienza sincretica e il suo “eroico furore” spirituale?
Jürgen Habermas è indubbiamente tra i più autorevoli filosofi viventi, un autore complesso che non può non rappresentare un punto di riferimento costante nell’approccio alla riflessione gius-filosofica e filosofico-politica dell’oggi. La complessità del suo pensiero, che ha conosciuto evoluzioni, svolte e ripensamenti, appare di estremo interesse a chi intenda interrogarsi sull’idea di democrazia e, segnatamente…
Per evitare che ogni nostro giudizio si appiattisca ad essere una mera constatazione dei piaceri del momento, Aristotele ci indica la direzione verso cui orientare lo sguardo…
Raddrizzare il tronco di un albero cresciuto storto risulta difficile o quasi impossibile mentre sorvegliare la sua crescita verticale tramite un sostegno fin dal primo germoglio si dimostra efficace: questo è il potere dell’educazione. Riuscire a comprendere da subito le categorie necessarie al movimento dialettico della ragione permette di non far proprie quelle abitudini errate, quelle consuetudini inspiegabili e quei dogmi indistruttibili che rendono insidioso il processo di ricerca della verità…
Rileggendo l’Apologia di Socrate mi è subito balzato all’occhio un aspetto curioso, ma che vorrei far vedere essere categoriale e necessario, della condanna del maestro di Atene. Le accuse che gli sono state rivolte sono simili a quelle che ancora oggi vengono addossate alla filosofia. Tale constatazione mi fa pensare che ci sia una sorte comune tra Socrate e la filosofia, entrambi accusati di commettere gli stessi errori. Perché alla fine cos’è Socrate se non l’incarnazione della filosofia, fattasi presente in un determinato luogo e tempo?
Per risolvere il nostro tempo – questo enorme problema – e non aggravarne le contraddizioni, bisogna innanzitutto comprenderlo lucidamente. Una lucidità che alcune opere aiutano ad acquisire, come il volume Darwinismo e politica di David George Ritchie…
La fabbrica ha da sempre suscitato grande interesse per intellettuali e studiosi di differente estrazione politica e sociale. Essi, da sempre, hanno versato fiumi di inchiostro scrivendo trattati ed elaborando ipotesi sulla vita e sul futuro del sistema industriale. Pochi di loro, però, hanno deciso di sacrificare la propria comodità per vivere realmente le dinamiche psico-sociali che si sviluppano all’interno di una fabbrica. Simone Weil, insegnante e filosofa francese della prima metà del ‘900, può essere annoverata tra questi pochi studiosi.
La negazione dei valori assoluti sfocia necessariamente nel relativismo. Ma arrendersi a questa conclusione significa abbandonarsi a quel nichilismo “passivo” di cui parlava Nietzsche. Tolta di mezzo la metafisica, è ancora possibile fondare un ordine morale? Il prospettivismo morale nietzschiano consente di riconsiderare la questione a partire dalla relazione che intercorre tra diverse istanze individuali all’interno di una comunità…