Recensione di
“ARCHITETTURA SOCIALE – Scritti da la terza pagina
de L’OSSERVATORE ROMANO” di Mario Panizza
di Riccardo Piroddi
“ARCHITETTURA SOCIALE – Scritti da la terza pagina de L’OSSERVATORE ROMANO”, di Mario Panizza, già professore ordinario di Composizione Architettonica e Urbana e rettore dell’Università degli Studi “Roma Tre”, edito, nel giugno 2023, da Eurilink University Press, raccoglie gli articoli pubblicati dall’Autore, dal maggio 2019 al maggio 2023, sul quotidiano della Città del Vaticano. Il florilegio fornisce l’opportunità di esplorare un’interessante collezione di “relazioni”, focalizzate sull’intersezione tra architettura e società e le implicazioni culturali che ne derivano, costituendo anche un significativo contributo alla letteratura architettonica e arricchendo il dibattito su come questa scienza influenzi e sia influenzata dai contesti sociali, culturali e politici.
La prefazione di Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano, rimarca l’importanza dell’approfondimento culturale per il quotidiano, enfatizzando come l’architettura, trattata nelle pagine del giornale, diventi un mezzo per riflettere su temi sociali, etici e ambientali. L’Autore, introducendo il volume, pone l’accento sull’evoluzione e sull’importanza dell’architettura sociale, evidenziando come questa disciplina sia stata condizionata, nel tempo, da vari fattori, tra cui le trasformazioni urbane e la necessità di rispondere a emergenze sociali e sanitarie.
I singoli articoli, scritti in una prospettiva che unisce l’osservazione attenta dei fenomeni architettonici alla riflessione critica sul loro impatto sociale, coprono un’ampia gamma di argomenti, offrendo spunti di riflessione sui modi in cui l’ambiente modella e viene modellato dalle dinamiche umane: dall’esplorazione delle biblioteche come spazi di incontro culturale e sociale, all’analisi dell’influenza del potere politico sull’arte e sull’architettura,
La scrittura dell’Autore è profondamente intrisa di riflessioni artistiche e filosofiche, consegnando una visione totalizzante dell’architettura come disciplina che trascende la mera funzionalità o l’estetica, interagendo con questioni riguardanti l’esistenza umana, la società e il nostro rapporto con l’ambiente, ponendosi, altresì, quale significativo contributo al tema dell’impatto culturale, sociale e ambientale dell’architettura. La dimensione artistica dell’architettura è sottolineata attraverso l’esame delle sue espressioni nel contesto della bellezza e del significato, mostrando come gli edifici e gli spazi urbani possano essere interpretati quali opere d’arte che comunicano valori, storie e identità, ed evidenziando l’importanza dell’integrazione dell’arte nell’ambiente per migliorare l’esperienza umana e stimolare il dialogo culturale. La filosofia emerge come tematica chiave nel modo in cui gli articoli affrontano questioni di etica e scopo nell’architettura. Riflettendo sul modo in cui gli spazi suggestionino la vita delle persone, gli scritti invitano a considerare l’architettura non solo sfondo fisico dell’esistenza umana, ma medium attraverso il quale esplorare concetti filosofici di spazio, tempo, comunità e individualità. Infine, la sostenibilità è una “preoccupazione” centrale che percorre l’intera raccolta, con una particolare attenzione all’impatto ambientale dell’architettura e alla sua capacità di rispondere alle sfide ecologiche del nostro tempo. Gli articoli trattano la necessità di progettare con consapevolezza ecologica, promuovendo approcci che considerino l’efficienza energetica, l’utilizzo di materiali sostenibili e la creazione di spazi che favoriscano il benessere umano e la conservazione dell’ambiente.
“ARCHITETTURA SOCIALE” invita a riflessioni critiche sull’architettura, non solo come pratica tecnica ma come forma d’arte intrinsecamente legata al tessuto sociale in cui si inserisce, sottolineando l’importanza dell’etica e della responsabilità sociale nell’ambito progettuale e si si rivela, pertanto, un’opera di notevole valore per studiosi, studenti e appassionati di architettura e discipline correlate, nonché per un pubblico più ampio, interessato a comprendere le profonde connessioni tra spazio, società e cultura.