Pazzia

 

Il mio corso, così ampio a percorrersi,
ha maggiore influsso che alcuno non sappia.
Per me si annega nel mare torbido;
per me si è rinchiuso nel carcere oscuro;
per me si è strozzati e per la gola impiccati;
per me mormorano e si ribellano i ribaldi;
per me mormora e segretamente avvelena:
e quando la mia stanza è nel segno del leone,
imprendo vendetta e aperto castigo.
Per me rovinano gli alti castelli,
precipitano le torri e le mura.
Per me si soffrono gelidi mali.
Dal mio sguardo si ingenera pestilenza.

(Franco Cuomo)

 

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