Ferdinando Manzo

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Ferdinando Manzo nasce a Torre del Greco, in provincia di Napoli, il 25 febbraio del 1978. Adottivo di Vico Equense (NA), due sono le attività cui si è dedicato pienamente, appena conclusi gli studi: scrivere e viaggiare. Giornalista professionista dal 2010, si muove, con i suoi resoconti, dai fatti di cronaca nera alla politica. Una passione scoperta da giovanissimo, anche se, dopo alcuni anni trascorsi a raccontare le vicende locali italiane, decide di trasferirsi in Australia. E’ lontano dall’Italia che nasce e prende forma il suo primo romanzo “L’uomo che ha salvato il mondo“. Di tutt’altro genere, invece, il romanzo che lo occupa attualmente, dai tratti più intimistici e spinto sul filone poliziesco. Un impegno che gli lascia giusto il tempo per coltivare le sue due altre passioni: la meditazione e la cucina.

 

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L’UOMO CHE SALVO’ IL MONDO – LETTERE ANIMATE, 2015

Arrivati nel futuro non se ne può fare a meno. Seguirlo diventa un’ossessione. Un’esigenza per attraversare indenni il conflitto che è stato l’incubo di intere generazioni, dai tempi della guerra fredda. “L’uomo che ha salvato il mondo” prende per mano il lettore nel viaggio finale, fino all’approdo che, a dispetto del titolo, è un’incognita svelata solo all’ultima pagina. Ci si immerge subito in questo romanzo, che attinge, contemporaneamente, da più generi. Alzato il sipario, ci si ritrova in una cornice fantascientifica da post-atomica, nella quale i protagonisti vivono storie d’amore, odii e vendette. Ingredienti di un libro che riesce a tenere col fiato sospeso per l’intera trama. Ma proprio quando la desolazione appare assoluta, si accende una luce. Per sapere se quella luce riuscirà a vincere le tenebre bisogna farsi portare per mano dal protagonista, di cui non conosceremo mai il nome, perché potrebbe essere ognuno di noi. Solo così, si scoprirà se il mondo potrà essere salvato.

 

 

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