Archivi autore: Riccardo Piroddi

Virtù del popolo e altre aporie del machiavellismo radicale

 

di

Mauro Longo

 

 

In un interessante libro del 2011, Machiavellian Democracy, Cambridge University Press, 2011, John McCormick propone una rilettura dei testi di Niccolò Machiavelli incentrata sul rapporto fra classi sociali nel governo della cosa pubblica. Al centro dell’analisi sta una distinzione: mentre i grandi sono intrinsecamente predisposti all’oppressione, la plebe ha come unico interesse quello di non essere oppressa…

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Niccolò Machiavelli (1469-1527)

 

 

 

 

L’uomo, la pietra scagliata in aria che pensa

 

di

Maurizio Morini

 

 

Non esiste argomento in cui la distanza tra coscienza comune e coscienza filosofica appare più lontana come nel rapporto tra libertà e necessità. Se da un lato la libertà è sostenuta come un dato naturale dalla coscienza comune, dall’altro la necessità è esibita come ovvietà logica dalla coscienza filosofica...

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Lo spettro di Marx

 

di

Riccardo Sasso

 

 

Karl Marx è stato uno dei principali pensatori dell’Ottocento, tuttavia il suo pensiero ha trovato, appoggio quasi esclusivamente in filosofi, scrittori, economisti, sociologi, artisti, politici ecc. di estrazione socialista. Assai raro è trovare qualche libero pensatore che si lasci ispirare dal pensiero del filosofo di Treviri senza aderire alla scuola di pensiero filosofico-politica scaturita dalla sua riflessione…

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Karl Marx (1818–1883)

 

 

 

La filosofia come ricerca dell’origine

 

di

Giacomo Lovison

 

 

Il ragionamento filosofico è indissolubilmente legato con il concetto di origine. La filosofia, nel suo continuo tentativo di dar ragione della realtà che la circonda, si trova di fronte ad una difficoltà che pare insolubile: spiegare l’origine. Dare ragione dell’origine non è uno dei tanti compiti della filosofia, come molto spesso si pensa, ma è l’unico proposito effettivamente filosofico…

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Alessandro Tofanelli, “Di ritorno” (2021)

 

 

 

 

La scienza dell’espressione infinita

 

di

Maurizio Morini

 

 

Borges, nei celebri versi dedicati a Spinoza, lo esprime in modo efficace ed evocativo: «Qualcuno costruisce Dio nella penombra». Non è stato il solo, fortunatamente. Chi, rifiutando l’idea del cristallo o della cattedrale di ghiaccio, cioè come un complesso chiuso e definitivo, ha considerato la filosofia di Spinoza come un sistema nel suo formarsi, è stato un giovane studioso italiano, Fausto Meli, vissuto negli anni tra le due guerre mondiali e scomparso in modo prematuro a soli 22 anni…

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Baruch Spinoza (1632-1677)