Autosservazione

 

Se ciascuno di noi osservasse con una certa attenzione i propri comportamenti, le proprie coazioni a ripetere, le proprie reazioni in base alle diverse circostanze, a poco a poco riuscirebbe a conoscersi, a comprendersi, sia nell’indole che nel temperamento. Intuirebbe i reali motivi che lo spingono a fare una cosa anziché un’altra. E arriverebbe addirittura a non aver più bisogno di drogarsi, o alcolizzarsi, o essere compulsivo e feticista. Smetterebbe di imbottirsi di stronzate e di pasticche. Di ritornelli vecchi come il cucco. La finirebbe di cercare sempre le scuse più banali. E farebbe di tutto pur di placare la propria sofferenza. Perché è lecito, è sacrosanto non voler soffrire.
Se non fosse tuttavia che l’uomo vive per davvero e fino in fondo una sola grande sventura. Quella di rincorrere perdutamente qualcosa che non c’è.

Patrick Gentile

 

index

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *