Reading del racconto “Nomi” di Mimmo Bencivenga ed esibizione musicale dei Rua Port’Alba. Un racconto delicato ma potente sulla strage di Portella della Ginestra, compiuta dalla banda di Salvatore Giuliano il primo maggio del 1947. Il lirismo dell’Autore eterna i nomi delle vittime, persone comuni, lavoratori che si stavano recando a far festa, la loro festa. Chi furono i mandanti di quell’eccidio? I latifondisti e i mafiosi siciliani o i servizi segreti statunitensi, preoccupati per l’avanzata del social-comunismo in Italia? Massimo Mollo e Marzia Del Giudice, fondatori dei Rua Port’Alba, poeti e cantori militanti delle tradizioni napoletane e non solo, con le loro canzoni, le storie e i personaggi di queste, hanno tracciato il proprio percorso artistico, radicato nelle lotte del passato e proiettato verso il futuro. Letture di Marilena Altieri e Pasquale Carrino. Riflessioni letterarie sul racconto “Nomi”, analisi storiche sulla strage di Portella della Ginestra e intervista ai Rua Port’Alba di Riccardo Piroddi. Organizzazione di Mimmo Bencivenga, proprietario della Libreria Indipendente.
Presentazione del romanzo di Mariolina Bencivenga “Il pesce viola”, Edizioni Duemme, 2010. “Dino potrebbe essere un pesciolino che nuota tutto solo, con la bocca aperta, per mandare fuori tante… tante grosse bolle d’acqua colorata… bolle di colore rosso quando è allegro e nere quando è arrabbiato… un pesce insomma… un bellissimo pesce viola…”. Un romanzo delicato, dal lirismo descrittivo senza pari. La storia di un ragazzino autistico e della sua meravigliosa insegnante. La storia del loro rapporto. Un romanzo che sembra una galleria d’arte. Un romanzo che invita alla riflessione sulla condizione dei bambini autistici e dei loro insegnanti. Letture di Marilena Altieri e Pasquale Carrino. Relatore Riccardo Piroddi. Organizzazione di Mimmo Bencivenga, proprietario della Libreria Indipendente.
In occasione della ricorrenza del 25 Aprile, lettura drammaturgica del racconto di Mimmo Bencivenga “Storia di una notte del ’43”, liberamente ispirato a “Le cinque storie ferraresi” di Giorgio Bassani e ai libri di storia. Il drammatico ed emozionante testo ha fornito la chiave per alcune riflessioni: Cosa ne abbiamo fatto noi, oggi, del regalo della libertà? Quanti ci hanno consegnato questo immenso dono erano ragazzini che, in molti casi, avevano appena vent’anni. Forse non sapevano nemmeno cosa stessero andando a fare tra quelle montagne e cosa rischiassero, ma sembrava loro giusto e bello farlo. E molti di quei ragazzini persero la loro vita ma, chissà, se ne andarono contenti. Hanno lasciato un’eredità immensa a noi che ancora dovevamo nascere. Una nazione libera e bellissima. Sarebbe bastato che l’avessimo difesa. Sarebbe stato, non solo nel nostro diritto, ma anche un nostro dovere. Cosa ne abbiamo fatto di questo dono? A chi l’abbiamo affidata? A chi abbiamo consentito e, ancora adesso, consentiamo di governarci? Chi ci ha portati fin sull’orlo del burrone e perché noi glielo abbiamo permesso? La rivoluzione, adesso, quella che dovrebbe scatenarsi ma che, forse, non lo farà, dovrebbe essere una rivolta pacifica, di penna, di luoghi liberi dove poter parlare, di piattaforme, anche virtuali, dove poter far transitare informazioni non manipolate che permettano a ciascuno crearsi proprie opinioni. Recuperare questi spazi per la mente, solo questi spazi, almeno questi spazi, sarebbe già una rivoluzione! Lettura drammaturgica di “Storia di una notte del ‘43” di Marilena Altieri e Mario Mongiovì. Disegni estemporanei di Maria Teresa Violeta Vitiello. Accompagnamento musicale, con suoni in distorsione, di Frenk Tortora. Interventi e riflessioni di Riccardo Piroddi. Organizzazione di Mimmo Bencivenga, proprietario della Libreria Indipendente.
Le foto sono state scattate e gentilmente concesse da Nino Casola
Presentazione del romanzo di Dany Apuzzo “Tanto rumore per nulla” (Edizioni Eracle, 2015). La protagonista di “Tanto rumore per nulla”, Rebecca, è una ragazza di 24 anni anni. Vive e lavora con la mamma e la sorella. Ha perso suo padre durante l’adolescenza, ma lui è ancora il centro del suo mondo. Altri eventi straordinari hanno sconvolto e cambiato la sua vita: un melanoma benigno e la perdita di un amico. Tali eventi l’hanno cambiata e resa più forte. Centro del libro è la sua storia d’amore con Antonio, apparentemente un banale narcisista. Oltre alla vita della protagonista vengono descritte anche le vite delle sue tre amiche. “Tanto rumore per nulla” è un viaggio visto con gli occhi della protagonista, sulla sua vita, su quella degli amici sempre con un tocco d’ironia. Interventi di Riccardo Piroddi. Letture di Marilena Altieri, Maria Teresa Violeta Vitiello e Frenk Tortora. Organizzazione di Mimmo Bencivenga, proprietario della Libreria Indipendente.
Lo scrittore e studioso di storia e filologia napoletana, Amedeo Colella, intervistato da Carlo Alfaro, Caterina Vesta e Riccardo Piroddi, nell’ambito della rassegna cine-letteraria del Circolo Endas Penisola Sorrentina. Amedeo Colella, 51 anni, è Ricercatore senior del CRIAI, un centro di ricerca informatico dell’Università “Federico II” di Napoli, con sede a Portici. Napoletano “doc”, di Porta Capuana, è docente di “Napoletanità” alla Fondazione Humaniter. Col libro “Manuale di Napoletanità“, Ateneapoli Editore, 2010, ha superato le 30mila copie vendute. 365 lezioni semiserie su Napoli e la napoletanità da studiare, una al giorno, seduti sulla tazza del gabinetto. Un libro per divertirsi studiando la disciplina più creativa del mondo: la napoletanità.
Ornella Ostieri, giovane autrice dei frizzanti romanzi “C’è posto per me?” (Casa Editrice Kimerik, 2013) e “Che ora è? Mi vuoi sposare?” (Casa Editrice Kimerik, 2014), intervistata da Carlo Alfaro e da Riccardo Piroddi,a margine della sua, come sempre effervescente, presentazione, moderata da Luigi Leone. Protagonista dei suoi romanzi, la trentenne Antonella, alle prese con i problemi di oggi e di sempre dei giovani.