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Il pensiero politico occidentale

 

 

 

Il pensiero politico occidentale”, un ciclo di 17 puntate radiofoniche per riscoprire la storia del pensiero politico occidentale, in onda su Voce Amica Italia web radio TV, a partire dal 25 ottobre 2022 alle ore 19.00, ogni martedì e, in replica, il venerdì, alle 19.00. Il programma è curato e condotto dal prof. Riccardo Piroddi, docente di “Storia del pensiero politico”. “Un programma radiofonico – ha dichiarato il prof. Piroddi – ideato per gli studenti, gli appassionati e per quanti intendono approfondire uno dei più grandi patrimoni morali della nostra cultura occidentale. Un percorso che prende avvio dalle prime esperienze politiche della Grecia antica fino ai pensatori contemporanei, in dialogo costante con le opere dei filosofi e dei politologi che più hanno inciso nello sviluppo del pensiero politico”.

 

 

 

 

 

L’inarrivabile saggezza di Socrate

L’eleganza del silenzio contro l’ignoranza del rumore

 

 

 

 

Vi è mai capitato, durante una discussione, di trovarvi di fronte a qualcuno che, non sapendo più come argomentare, alza la voce per cercare di imporsi? È una situazione comune e, ammettiamolo, davvero insopportabile. Tuttavia, la capacità di reagire con intelligenza e compostezza di fronte a tali situazioni è una qualità che non tutti possiedono. Uno dei più grandi maestri in quest’arte era il filosofo Socrate, che ci ha lasciato un esempio illuminante di come si possa rispondere all’aggressività senza scendere al suo livello.
Un giorno, Socrate fu attaccato da un uomo rozzo e incivile, che arrivò addirittura a schiaffeggiarlo nel tentativo di affermare la propria ragione. Questo gesto non era soltanto una dimostrazione di mancanza di autocontrollo, ma anche di incapacità di sostenere una conversazione razionale. Anche oggi ci troviamo spesso di fronte a individui che, quando esauriscono gli argomenti, ricorrono alla rabbia e all’aggressività, come se alzare la voce o usare la forza potesse compensare la debolezza delle loro idee. Ma come reagì Socrate di fronte a questa provocazione?
Sorprendentemente, Socrate non fece assolutamente nulla. Non rispose all’insulto, non reagì con la violenza, non si lasciò trascinare dall’emozione. Rimase in silenzio, imperturbabile, mentre il suo aggressore si consumava nella propria rabbia. Questo comportamento, a prima vista, può sembrare una resa, ma in realtà è un atto di estrema intelligenza e autocontrollo. Uno dei suoi discepoli, stupito dall’atteggiamento del maestro, gli chiese il perché di tale reazione. Socrate, con la sua solita saggezza, rispose: “Se un asino mi avesse dato un calcio, l’avrei forse portato in tribunale?”.

Questa risposta, apparentemente ironica, racchiude una profonda lezione di vita. Socrate ci insegna che, quando ci troviamo di fronte a persone irrazionali o aggressive, la cosa migliore che possiamo fare è non abbassarci al loro livello. Rispondere con rabbia o violenza a un’offesa significa entrare nello stesso circolo vizioso, dove la ragione perde il suo valore e prevale l’istinto. Invece, restare calmi e distaccati è segno di grande forza interiore.
Il silenzio, in certe situazioni, può essere la risposta più potente e disarmante. Non è un segno di debolezza o di sottomissione, ma un gesto di eleganza e autocontrollo. Il silenzio di Socrate in quel momento non solo evitò un conflitto inutile, ma sottolineò anche l’inadeguatezza del comportamento del suo aggressore. La sua calma mise a nudo l’irrazionalità e la bassezza di chi lo aveva colpito, dimostrando che chi ha ragione non ha bisogno di gridare o di usare la forza.
Non è un caso che la parola “eleganza” derivi dal latino electus, che significa “scegliere”. L’eleganza, infatti, non si riferisce solo all’apparenza o agli abiti, ma riguarda soprattutto la capacità di fare scelte intelligenti e ponderate, soprattutto quando ci troviamo in situazioni difficili. Elegante non è chi indossa abiti costosi o ostenta ricchezze materiali, ma chi sa comportarsi con grazia e dignità, chi sa quando è il momento di parlare e, forse ancora più importante, quando è il momento di tacere.
Il comportamento di Socrate è anche un esempio precoce di quella che oggi chiamiamo “intelligenza emotiva”, ovvero la capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Di fronte a un’offesa, la reazione più istintiva sarebbe quella di rispondere con rabbia o vendetta, ma Socrate ci mostra che la vera saggezza sta nel saper controllare questi impulsi e rispondere con serenità. La calma interiore è un’arma potente: non solo preserva la nostra integrità morale, ma ci permette anche di mantenere il controllo della situazione, senza lasciarci trascinare dalle emozioni negative.
Socrate, quindi, ci invita, con il suo esempio, a essere consapevoli delle nostre reazioni e a scegliere con attenzione come rispondere agli altri. Questa consapevolezza richiede pratica e disciplina, ma è fondamentale per mantenere relazioni sane e rispettose, sia sul piano personale che professionale. Quando qualcuno ci provoca, dobbiamo chiederci: “Vale davvero la pena reagire?”. Spesso, la risposta è no. In queste circostanze, il silenzio o una risposta pacata sono molto più efficaci di qualsiasi grido o sfogo d’ira.

 

 

 

 

A BRIEF HISTORY OF WESTERN POLITICAL THOUGHT
Eurilink University Press, 2022

 

 

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This handbook traces the history of Western political thought, from its origins in ancient Greece to contemporary political thinkers. Author exposes the main political theories occurred over time, drawing them directly from the works of philosophers and political scientists. A useful introductory tool to the study of political thought.

 

 

 

Astratto e concreto in Marx

 

di

Alessandro Tosolini

 

 

La questione del rapporto tra astratto e concreto è  fondamentale per comprendere il metodo dialettico marxiano, specialmente se si vuole contestare quelle interpretazioni di Althusser e Della Volpe che col pretesto di liberare il marxismo da Hegel, liberano il marxismo del suo fondamentale metodo dialettico…

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Karl Marx (1818-1883)

 

 

 

 

Una luce che brilla in luogo oscuro: Adriaan Koerbagh

 

di

Andrea Cimarelli

 

 

Molti sono i nodi ancora da sciogliere intorno a Adriaan Koerbagh, soprattutto per il suo rapporto con la filosofia dell’amico Spinoza. Nonostante i numerosi punti di contatto infatti, la riflessione koerbaghiana assume una piega più estrema rispetto a quella spinoziana e, sebbene possa indurci a considerarlo come un deciso anticipatore di quell’illuminismo...

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Adriaan Koerbagh (1633-1669)

 

 

 

 

 

Socrate, giustizia in atto

 

di

Eleonora Travanti

 

 

L’accusa di essere empio corruttore dei giovani determina la condanna di Socrate davanti al tribunale ateniese. L’accettazione serena della pena e l’obbedienza alla legge della città, fino alle sue estreme conseguenze, sono l’ultimo atto di un uomo che nel corso della sua vita ha sempre preferito subire ingiustizia piuttosto che commetterla…

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Shakespeare, un filosofo moderno dal cuore antico

 

di

Maurizio Morini

 

 

È venuto il tempo di aggiungere un nome nuovo nella storia della filosofia, quello di William Shakespeare. Da anni ormai si moltiplicano gli studi sul suo spessore filosofico. I grandi filosofi, da Shaftesbury a Voltaire, da Marx a Hegel, passando per Hume, Lessing, Freud fino ad arrivare a Wittgenstein, hanno spesso tratto dalle sue opere e dalle sue citazioni vera e propria linfa vitale per il loro pensiero…

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William Shakespeare (1564-1616)

 

 

 

 

Cristianesimo ed evoluzione

 

di

Riccardo Sasso

 

 

Il primo a dare una risposta alla domanda “si può essere credenti ed evoluzionisti?” fu Charles Darwin in persona. Lo scienziato inglese (agnostico), in una lettera indirizzata a sir John Fordyce nel 1879, così scrive: «Mi sembra assurdo dubitare che un uomo possa essere un ardente teista e altrettanto ardente evoluzionista»…

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Il Dio dell’arte e le nostre emozioni

 

di

Alberto Giuseppe Pilotto

 

 

Le teorie emozionali dell’arte assumono come premessa l’idea secondo cui l’arte sia l’ambito in cui l’artista indaga le emozioni umane in modo originale e poi le esprime in un’opera che trasmette queste emozioni da lui studiate con un linguaggio universale.  Le opere vengono quindi considerate dalle teorie emozionali come veri e propri veicoli di emozioni…

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Fèlix Vallotton, “Tramonto” (1913)