Il manifesto dei diritti dell’uomo, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, muove dal «riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana, e dei loro diritti uguali e inalienabili». Il concetto di “dignità” dell’uomo, da un lato, appare ormai oggetto di un riconoscimento millenario, e, dall’altro, rappresenta un principio, che, se pur espresso in modi differenti, è trasversale rispetto a varie culture…
Nella prima metà degli anni ‘80 del XVIII secolo, quando nelle sue lettere Sulla dottrina di Spinoza Friedrich Heinrich Jacobi comunicò a Moses Mendelssohn – e a tutto il mondo culturale tedesco – che Lessing, poco prima di morire, gli avrebbe confidato di condividere le posizioni panteistiche del filosofo olandese, lo scalpore suscitato andò forse al di là delle intenzioni originali dello stesso Jacobi. Se il suo obiettivo era stato infatti quello di denunciare il panteismo spinoziano e il pericolo costituito dall’ateismo in esso nascosto…
La vita del giovane professore si era sempre fondata sulla libertà, la quale non aiuta a vivere, al contrario ci pone dinanzi a delle grandi responsabilità. Essere liberi è una condanna, come scrive nell’opera L’esistenzialismo è un umanesimo. L’età della ragione indaga il significato di questo grande tema…
…e prende il suo volo, lo spirito audace, come aquila incontro alla tempesta, predicando l’avvento dei suoi dèi. F. Hölderlin, Rousseau
I versi di Hölderlin descrivono la parabola filosofica di Jean-Jacques Rousseau nell’incessante tensione fra l’azione e l’inazione, lo slancio umanitario, la passione antisociale e i ripensamenti mistici. Il progressivo abbandonarsi, nella vita come negli scritti, ad una metafisica delirante del sé avrebbe condizionato la critica e spesso condotto ad interpretazioni contraddittorie. È illuminista, storicista, dialettico, Rousseau. Ma anche deluso, intimista e nevrotico…
L’uomo è un animale territoriale e la territorialità influisce sul comportamento a tutti i livelli dell’azione sociale. Non sorprende, perciò, che il territorio abbia uno statuto epistemico multiforme e che possa essere diversamente definito a seconda delle discipline che lo pongono ad oggetto della loro indagine: geografia fisica, geologia, psicofisiologia, antropologia sociale, geoeconomia, geopolitica, diritto…
Qualsiasi scelta reca con sé delle conseguenze. Al di là dell’impatto che una decisione può produrre, ogni atto umano è tale in quanto detiene la capacità di generare reazioni da parte di chi ascolta. Prendendo per vero tale assunto di base, secondo quali direttive l’apparato informativo conferisce un’impostazione coerente al ruolo sociale che è tenuto a ricoprire?
La prova dell’utilitarismo è uno dei passaggi più celebri della filosofia morale di John Stuart Mill. Questo argomento si trova nel quarto capitolo del saggio: L’utilitarismo. Prima di cominciare ad analizzare la prova, è necessario indagare il significato di “prova” usato dal filosofo inglese…
Non sono molti i temi della filosofia che riuniscono in modo stringente questioni di carattere teoretico e di ordine pratico. Così come non molti sono i temi che riescono ad incrociare le scienze umane con le scienze naturali. Il problema del rapporto tra libertà e necessità è uno di questi. Molti sono i termini coniati per designare quel rapporto, altrettante e più sono le domande per affrontarlo. Se la filosofia è liberazione dal fato mitico, cioè dal racconto religioso originario, ed in quanto tale gesto di libertà e di emancipazione (Platone e il mito della caverna)…
Il Riccardo II dà inizio alla seconda tetralogia di Shakespeare la quale, composta tra il 1594 e il 1599, si riferisce agli anni che hanno preceduto la guerra delle due rose (1455-1485). Si tratta di un lungo prequel in cui Shakespeare, ripercorrendo gli eventi che a partire dalla fine del XIV secolo hanno portato alla guerra civile, vede riconosciuto il suo successo come drammaturgo. Il Riccardo II, mentre esamina la legittimità del potere e il funzionamento del sistema, narra il peccato originale della politica…
Carl Schmitt, uno dei più importanti giuristi e filosofi della politica del XX secolo, viene ricordato principalmente per la famosa teoria politica della distinzione amico-nemico scritta nel saggio Il concetto di ‘politico’ (1932). Tuttavia, il ‘politico’ non si racchiude solamente all’interno di tale dicotomia in quanto vi è un terzo elemento che completa la definizione...