Archivi categoria: Filosofia

Contro ogni fatalismo: Antonio Gramsci e la rivoluzione
del popolo

 

di

Francesco Pietrobelli

 

 

Fra i temi del pensiero gramsciano, centrale è la ricerca di una politica che – nel volersi porre come rivoluzionaria rispetto all’assetto capitalista – sia realmente basata sul volere delle masse e avulsa da qualsiasi fatalismo rispetto allo svolgersi degli eventi in società…

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Antonio Gramsci (1891 – 1937)

 

 

 

 

Eraclito nel pensiero di Colli e Heidegger

 

di

Andrea Cimarelli

 

 

Quando si affronta il labirinto del pensiero di Eraclito, ci si ritrova sempre a ragionare sul celeberrimo panta rei, sulla coincidentia oppositorum e su di un linguaggio dalle molteplici sfaccettature che rende ancora più complesso avvicinarsi davvero alla radice di un pensiero che è sfuggente per antonomasia…

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Leibniz e i mondi possibili tra necessità assoluta e ipotetica

 

di

Filippo Maria Orsatti

 

 

L’incontro col pensiero di Leibniz rappresenta uno snodo decisivo nella storia dei concetti modali. La riscoperta novecentesca dell’opera di Leibniz ha infatti notevolmente inciso sulla nascita delle teorie modali contemporanee e sullo sviluppo dell’attuale semantica dei mondi possibili. Sebbene il filosofo e scienziato di Lipsia non ci abbia lasciato un lavoro sistematico dedicato al tema della modalità, a partire dalla sua opera è possibile ricostruire una precisa teoria modale che unisce intuizioni originali ad aspetti e concetti di memoria medievale…

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Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646-1716)

 

 

Marx, Nietzsche e Freud, i «penetratori degli infingimenti»

 

di

Danilo Serra

 

 

Per avere messo sotto accusa la realtà e i suoi fondamenti, Marx, Nietzsche e Freud si sono guadagnati da Ricoeur l’etichetta di «maestri del sospetto». L’espressione ‘maestri del sospetto’ è una ripresa dell’appunto ‘scuola del sospetto’ elaborato da Nietzsche in Umano troppo umano. Ricoeur coglie un’affinità tra i tre pensatori…

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Niccolò Cusano, il grande conciliatore

 

di

Maurizio Morini

 

 

In un articolo del secondo volume del Chronicon Spinozanum, raccolta storica dei saggi più significativi sul pensiero di Spinoza apparsi nel corso degli ultimi secoli, il filosofo olandese veniva definito il grande conciliatore della filosofia. Le ragioni per questo titolo erano diverse, prima fra tutte quella di non aver fondato una scuola e di aver sempre evitato scontri tra opposti antagonismi…

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Niccolò Cusano (1401-1464)

 

 

 

L’amore: eterna coincidenza dei contrari

 

di

Maurizio Morini

 

 

Gli Eroici Furori, dialogo apparso dopo quelli cosmologici (L’infinito e La causa) e quelli etico-civili (lo Spaccio), è la grande opera di Bruno sull’amore. Come aveva scritto nell’ultimo degli articoli in Theses de Magia: «Tutte le passioni e i vincoli della volontà si riducono e si riferiscono a due, vale a dire all’odio e all’amore; ma l’odio si riduce all’amore e così l’unico vincolo della volontà è l’amore…

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Sull’esigenza di una nuova rinascita del sentire tragico

 

di

Annalisa Boccucci

 

 

L’approccio presocratico ad un dispiegamento ciclico del tempo e dello svolgersi degli eventi ci pone di fronte alcuni interrogativi fondamentali sui quali noi, uomini occidentali contemporanei, dovremmo riflettere tenendo bene in mente la lezione degli antichi: il nostro rapporto con il tempo, che consideriamo prezioso e che conserviamo così gelosamente, può davvero definirsi sano e costruttivo?…

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Tiziano Vecellio, “Bacco e Arianna” (1520-1523)

 

 

 

 

Quando la letteratura porge la mano alla filosofia:
l’amore nell’Orlando Furioso

 

di

Francesco Pietrobelli

 

 

Non di rado si è riconosciuta la valenza filosofica di certe opere letterarie, capaci di portare il lettore a riflessioni di una profondità non immaginabile a prima vista. Ma in che senso la letteratura può rendersi filosofica, contribuire nel lettore a sviluppare determinati pensieri e ragionamenti? Si cercherà di scoprirlo tramite un racconto interno a una delle più note opere di letteratura italiana: l’Orlando Furioso

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La filosofia dell’arte di Julius Evola

 

di

Giovanni Sessa

 

 

Evola ha sempre attribuito al suo impegno artistico grande rilevanza. Lo dimostra quanto scrisse nella introduzione all’edizione del poema, La parole obscure du paysage intérieur, realizzata da Vanni Scheiwiller nel 1963, in cui sottolineò come tra il momento tradizionale del proprio percorso e quello avanguardistico, non ci fosse alcuna contraddizione…

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Julius Evola (1898–1974)

 

 

 

 

Sulla pre-supposta eternità degli affetti

 

di

Simone Santamato

 

 

Certamente non è segreto il fatto che nei confronti di un certo testo possa, l’autore, avere maggiore affettività, maggiore riconoscenza, passione, risonanza; non è poco comune come una produzione musicale possa essere per il musicista occasione di catarsi, di pulizia d’animo…

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