Archivi categoria: Filosofia

Modelli della grecità in Shiller e Hegel

 

di

Cinzia Ferrini

 

 

Scopo di questo contributo non è di mettere in rapporto una visione poetica e una concezione  filosofica di uno specifico aspetto dell’antichità classica, ma di proporre su tale tema un confronto fra Schiller ed Hegel che si ponga su uno stesso piano teorico. Un simile intento richiede qualche parola preliminare sulla comune unità di misura che si intende proporre fra i due, e che sarebbe difficile stabilire se si assumesse l’ipotesi che Schiller fosse stato un poeta che indulgeva nel vezzo di filosofeggiare… 

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Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831)

 

 

 

Cosa rimane dell’anima

 

di

Antonio Martini

 

 

Nel Fedone di Platone, tra i vari concetti presi in esame, c’è quello di anima. Per chi non si occupa di filosofia questo termine potrebbe risultare obsoleto o mistico, in quanto nella nostra società non viene più usato, se non in alcune religioni. Ma perché non si parla più di anima e da che altra idea è stata rimpiazzata?

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Platone (428/427 a.C.–348/347 a.C.)

 

 

 

 

Il triste Dio dei moderni

 

di

Valentina Gaspardo

 

 

Solo in apparenza il moderno ha dismesso le vesti del credente. Il suo dio è il più crudele mai esistito; la sua filosofia la più distruttiva di sempre. La religiosità odierna produce i suoi dogmi, benché invisibili agli occhi positivisti e nichilisti dell’innovazione tecnologica e del self-made man…  

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Come stranieri a noi stessi: tra dimensione fenomenica
e tensione all’ulteriorità.
Note su ontologia e politica in Kant

 

di

Lucia Nocentini

 

 

Parlare di fenomenicità dell’ente pensante significa riconoscere che il soggetto può in definitiva riflettersi solamente nella cosalità, vale a dire indirettamente; ed è di conseguenza, intrinsecamente scisso, estraniato. In tal senso si può dire che si è come “stranieri a se stessi”; e lo si è tanto più allorché ci troviamo di fronte altri soggetti, che proprio in quanto “interiorità”, ci sfuggono dunque interamente e ai quali a nostra volta sfuggiamo…

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Immanuel Kant (1724-1804)

 

 

 

L’ambigua universalità dei diritti

 

di

Alessandra Algostino

 

 

Il manifesto dei diritti dell’uomo, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, muove dal «riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana, e dei loro diritti uguali e inalienabili». Il concetto di “dignità” dell’uomo, da un lato, appare ormai oggetto di un riconoscimento millenario, e, dall’altro, rappresenta un principio, che, se pur espresso in modi differenti, è trasversale rispetto a varie culture…

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Lo spinozismo in Goethe e Hölderlin

 

di

Alessandro Sangalli

 

 

Nella prima metà degli anni ‘80 del XVIII secolo, quando nelle sue lettere Sulla dottrina di Spinoza Friedrich Heinrich Jacobi comunicò a Moses Mendelssohn – e a tutto il mondo culturale tedesco – che Lessing, poco prima di morire, gli avrebbe confidato di condividere le posizioni panteistiche del filosofo olandese, lo scalpore suscitato andò forse al di là delle intenzioni originali dello stesso Jacobi. Se il suo obiettivo era stato infatti quello di denunciare il panteismo spinoziano e il pericolo costituito dall’ateismo in esso nascosto…

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Baruch Spinoza (1632-1677)

 

 

 

L’età della ragione: il romanzo di Sartre
e le diverse visioni sulla Libertà

 

di

Consuelo Luzietti

 

 

La vita del giovane professore si era sempre fondata sulla libertà, la quale non aiuta a vivere, al contrario ci pone dinanzi a delle grandi responsabilità. Essere liberi è una condanna, come scrive nell’opera L’esistenzialismo è un umanesimo. L’età della ragione indaga il significato di questo grande tema…

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Jean-Paul Sartre (1905–1980)

 

 

 

Come aquila incontro alla tempesta
I dilemmi di Rousseau, tra natura e politica

 

di

Maria Grazia Recupero

 

 

…e prende il suo volo, lo spirito audace,
come aquila incontro alla tempesta,
predicando l’avvento dei suoi dèi.
F. Hölderlin, Rousseau

 

I versi di Hölderlin descrivono la parabola filosofica di Jean-Jacques Rousseau nell’incessante tensione fra l’azione e l’inazione, lo slancio umanitario, la passione antisociale e i ripensamenti mistici. Il progressivo abbandonarsi, nella vita come negli scritti, ad una metafisica delirante del sé avrebbe condizionato la critica e spesso condotto ad interpretazioni contraddittorie. È illuminista, storicista, dialettico, Rousseau. Ma anche deluso, intimista e nevrotico…

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Jean-Jacques Rousseau (1712-1778)

 

 

 

Il territorio tra sovranità statale e globalizzazione
dello spazio economico

 

di

Gino Scaccia

 

 

L’uomo è un animale territoriale e la territorialità influisce sul comportamento a tutti i livelli dell’azione sociale. Non sorprende, perciò, che il territorio abbia uno statuto epistemico multiforme e che possa essere diversamente definito a seconda delle discipline che lo pongono
ad oggetto della loro indagine: geografia fisica, geologia, psicofisiologia, antropologia sociale, geoeconomia, geopolitica, diritto…

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Schematizzazione del dissenso

 

di

Lorenzo Villani

 

 

Qualsiasi scelta reca con sé delle conseguenze. Al di là dell’impatto che una decisione può produrre, ogni atto umano è tale in quanto detiene la capacità di generare reazioni da parte di chi ascolta. Prendendo per vero tale assunto di base, secondo quali direttive l’apparato informativo conferisce un’impostazione coerente al ruolo sociale che è tenuto a ricoprire?

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Carl Moll, “Le rovine romane di Schönbrunn” (1891)