Sembrava sepolto nel dimenticatoio delle categorie politiche destinate a sicura obsolescenza e, invece, il paternalismo ha conosciuto nelle ultime tre decadi, soprattutto negli Stati Uniti per opera di economisti e giuristi, un inaspettato revival. Declinato in molte varianti1, talune anche fantasiose e stravaganti, ma sempre coniugato, non senza acrobatismi dialettici, con il liberalismo e la democrazia. E qui risiede l’equivoco da chiarire. Prima, però, occorre chiarire un altro punto, relativo all’uso del termine. Anzi, all’abuso…
La dottrina dell’eterno ritorno di Nietzsche conosce diverse formulazioni e numerosi ripensamenti. Basti pensare alla domanda contenuta in Al di là del bene e del male quando egli si chiede se quel pensiero non fosse per caso un circulus vitiosus deus: comunque la s’intenda, rimane che per Nietzsche la dottrina dell’eterno ritorno stabilisce in modo nuovo l’essenza della religione delle anime libere e serene ed in questo senso essa è concezione radicalmente anticristiana…
Democrazia a Roma? Alla risposta di Moses I. Finley (nel saggio che aprì – o riaprì – il dibattito sul confronto fra «la democrazia degli antichi e dei moderni») bastavano le poche righe di una footnote: «The Romans discussed democracy, too, but what they had to say has little interest. It was derivative in the worst sense, derivative from books alone, since Rome itself was never a democracy by any acceptable definition of that term, though popular institutions were incorporated into the oligarchic governmental system of the Roman Republic»; insomma, «Roma non fu mai una democrazia».
È mia intenzione analizzare due casi concreti e molto particolari di exempla utilizzati da Aristotele nella Politica e, soprattutto, nel V libro, che è quello che presenta il più alto numero di notazioni storiche. I brani sui quali mi soffermerò riguardano Sardanapalo, il leggendario signore di Ninive, e Periandro, il tiranno di Corinto….
Admiring the great thinkers of the past has become morally hazardous. Praise Immanuel Kant, and you might be reminded that he believed that ‘Humanity is at its greatest perfection in the race of the whites,’ and ‘the yellow Indians do have a meagre talent’. Laud Aristotle, and you’ll have to explain how a genuine sage could have thought that ‘the male is by nature superior and the female inferior, the male ruler and the female subject’…
Francesco Mario Pagano fu una delle personalità più affascinanti e controverse della storia della rivoluzione napoletana del 1799. Intellettuale di altissimo spessore, allievo di Antonio Genovesi, acceso sostenitore delle riforme borboniche della seconda metà del Settecento e poi convinto rivoluzionario dopo il fallimento del dispotismo illuminato, Pagano fu, da buon illuminista, un pensatore eclettico. La sua opera può infatti essere studiata sotto diversi aspetti…
All’inizio degli anni Novanta la cultura europea reagì complessivamente con durezza al successo mediatico della tesi sulla “fine della storia”. Quella tesi lasciava, infatti, intravedere la fine dell’Europa stessa come coscienza “critica” dell’Occidente, quasi stesse per profilarsi all’orizzonte, dopo il crollo del muro di Berlino una pacificazione all’ombra del “pensiero unico” della globalizzazione neoliberista, guidata dall’unica – ormai – superpotenza mondiale…
Gulliver si trova a Brobdingnag, il paese dei giganti, dove i suoi compagni di viaggio lo hanno abbandonato in seguito a una violenta tempesta. Diventa ben presto intimo amico del re, uomo giusto, mite, tollerante, di cui Swift giustifica virtù così poco conformi alla regia funzione per il fatto che, vivendo egli completamente separato dal resto del mondo, ignora i costumi delle altre nazioni…
La filosofia di Bruno si snoda a partire da un assioma di proporzionalità enunciato da Aristotele e secondo il quale ciò che è generato è della stessa specie di ciò che lo genera (cfr. Metafisica VII, 7, 1032 a 23-24 e anche IX, 8, 1049 b). Se Dio è infinito, dunque, lo è anche l’universo. Forzando l’uso che il cristianesimo fece del testo aristotelico, Bruno, al contempo, mostra l’insufficienza della riflessione aristotelica che, rifiutando l’idea di un infinito in atto, rende impossibile affrontare la questione del rapporto tra Dio e l’universo…
La filosofia politico-morale di Hume è stata, spesso, messa in secondo piano rispetto alle innovazioni epistemologiche. Il nesso che lega epistemologia, morale e politica è stato oggetto di controversie che hanno favorito la collocazione dell’autore entro precise etichettature che non riflettono la complessità del suo pensiero. Il progetto di elaborare una scienza dell’uomo sufficientemente esaustiva…