Archivi categoria: Filosofia

Verità politica e verità religiosa.
Rileggendo “La democrazia in America”
di Alexis de Tocqueville

 

di

Anna Jellamo

 

 

La questione del rapporto tra religione e politica costituisce uno dei snodi più significativi della complessa visione tocquevilliana della democrazia, lo specchio in cui si riflette un liberalismo conservatore, di forte impronta aristocratica, non propenso a declinare il valore della libertà lungo i binari di quel paradigma individualistico sostenuto con forza, in quegli stessi anni, dal suo estimatore Stuart Mill…

Continua a leggere l’articolo

 

Alexis de Tocqueville (1805-1859)

 

 

 

Forza, contratto e convenzione:
osservazioni sull’interpretazione evoluzionistica
della politica di Spinoza

 

di

Gabriella Lamonica

 

 

La critica recente sulla politica di Spinoza ha raggiunto, nella sua varietà, due sostanziali punti di accordo: si sottolinea il fondamento metafisico della politica spinoziana, e se ne minimizza il significato contrattualistico. Il primo punto non riguarda soltanto Spinoza: si considera parziale tentare di comprendere le visioni politiche dei grandi pensatori politici del XVII secolo senza correlarle ad una concezione dell’uomo inteso come parte di un universo le cui leggi determinano i limiti dell’agire politico…

Continua a leggere l’articolo

 

Baruch Spiniza (1632-1677)

 

 

 

Il pensiero politico di Foucault

 

di

Vincenzo Sorrentino*

 

 

La curiosità (…) evoca la “cura”, l’attenzione che si presta a quello che esiste o potrebbe esistere; un senso acuto del reale, che però non si immobilizza mai di fronte a esso; una prontezza a giudicare strano e singolare quello che ci circonda; un certo accanimento a disfarsi di ciò che è familiare e a guardare le stesse cose diversamente; un ardore di cogliere quello che accade e quello che passa...

Continua a leggere l’articolo

 

Paul-Michel Foucault (1926 – 1984)

 

* Il testo, per gentile concessione dell’editore, è tratto da Vincenzo Sorrentino, La filosofia politica di Foucault, Meltemi, Roma, 2008. Si ringrazia Meltemi per il permesso di utilizzare questi materiali.

 

 

 

Esistono verità eterne?

 

di

Alessandro Tosolini

 

 

La questione delle cosiddette verità eterne percorre l’intera storia della filosofia. Ad esempio, in Descartes, le verità eterne vengono identificate con le verità matematiche, le cosiddette qualità primarie degli oggetti (quelle identificabili matematicamente e geometricamente, come forma, lunghezza, grandezza, ecc.). Queste, per essere eterne, devono per forza essere stabilite da Dio, in quanto solo lui può fondare le incerte conoscenze del Cogito…

Continua a leggere l’articolo

 

 

 

La decadenza della legge

 

di

Mauro Longo

 

 

In ambito giuridico, l’epoca moderna si è fondata sull’idea di fattispecie come strumento di previsione di eventi futuri incerti dai quali vien fatta scaturire una conseguenza giuridica. Al momento del suo massimo splendore la fattispecie consentiva di regolare more geometrico i rapporti tra gli uomini, arginando l’imprevedibilità del continuo divenire in cui è immersa l’esperienza umana…

Continua a leggere l’articolo

 

Jacques-Louis David, “Giuramento della Pallacorda” (1791)
Parigi, Musée Carnavalet

 

 

 

Necessitarismo e attualismo modale in Spinoza

 

 

da

www.ritirifilosofici.it

 

 

L’opera matura di Spinoza, alla quale è dedicato il secondo articolo della sezione sulle Forme della ragione nel pensiero moderno, rappresenta un tornante decisivo della storia della filosofia. L’Ethica more geometrico demonstrata dona un nuovo “ordine” all’universo concettuale tradizionale, stravolgendo – spesso radicalmente – le coordinate teoriche e le costellazioni semantiche della storia del pensiero. Passo dopo passo, Spinoza…

Continua a leggere l’articolo

 

Baruch Spinoza (1632-1677)

 

 

 

 

 

Il Quesito filosofico del 1688 risolto (?) soltanto nel 2011

 

di

Matteo Rubboli

 

William Molyneux (1656-1698) fu un filosofo, intellettuale e politico vissuto fra la metà e la fine del XVII secolo. Nel 1678 sposò Lucy Domville (? -1691), la figlia minore di Sir Wiliam Domville, il procuratore generale dell’Irlanda. Nel giro di pochi anni la moglie si ammalò sino a diventare completamente cieca, morendo poi nel 1691. Nonostante l’agiatezza della famiglia, dei loro 3 figli solo Samuel Molyneux (1689-1728) riuscì a sopravvivere sino all’età adulta. Provato dalle vicende familiari, Molyneux propose al filosofo John Locke, uno fra i principali precursori dell’Illuminismo e padre del liberalismo classico e dell’empirismo moderno, un quesito singolare che rimase senza risposta per oltre 300 anni…

Continua a leggere l’articolo

 

William Molyneaux ritratto da Sir Godfrey Kneller

 

 

 

 

L’Infinito Razzismo

 

di

Pasquale Russo*

 

L’incredibile delle tecnologie ancora lo dobbiamo vedere e ancora dobbiamo vedere il loro potere terrificante. Saranno molte quelle che fioriranno in questo secolo e per fortuna non credo che le vedrò in atto, ma le percepisco e così in questo mio ultimo definitivo articolo sull’evoluzione tecnologica proverò a parlarne, in particolare di due che più delle altre mi terrorizzano sperando che la generazione dei miei figli…

Continua a leggere l’articolo

 

Ho fotografato/ l’inferno/è sempre a fuoco/perfetto (Laura Accerboni)

 

*Direttore Generale dell’Università degli Studi “Link Campus University” di Roma

 

 

La rivoluzione copernicana di Immanuel Kant

 

di

Maurizio Morini

 

Secondo Kant non è la conoscenza umana a regolarsi sulla natura degli oggetti ma, all’opposto, sono gli oggetti a regolarsi sulla natura della conoscenza. In altre parole è l’esperienza (gli “oggetti”) che si regola sulla struttura dell’intelletto umano il quale (ne segue), prima che gli siano dati gli oggetti dell’esperienza, ha una sua natura a priori, cioè indipendente dall’esperienza…

Continua a leggere l’articolo

 

Immanuel Kant (1724-1804)

 

 

 

La lucida visione del De rerum natura di Lucrezio ai tempi del Coronavirus

 

di

Maurizio Morini

 

Il tempo eccezionale che stiamo vivendo a causa del morbo che imperversa nel mondo, ci impone di sospendere le rubriche ordinarie e di volgere lo sguardo a chi, tra i filosofi, in tempi simili a quello presente, ha pensato e scritto pagine di acume e intelligenza. Una premessa: parafrasando Nietzsche, in circostanze di questo tipo, tutti si sentono in dovere di esprimere qualcosa e di far conoscere il loro caro pensiero. Noi non abbiamo nulla da dire, nessun significato da recapitare...

Continua a leggere l’articolo

 

Tito Lucrezio Caro (94 a.C. – 55 a.C.)