Da molti anni Johann Gottlieb Fichte non è più al centro degli studi e delle dispute filosofiche. Eppure la sua opera merita ampiamente di essere ripresa e discussa, se si vuole intendere davvero la storia etico-politica tedesca dalla fine del Settecento all’unificazione bismarckiana della Germania…
Il 17 febbraio del 1600, dopo lunghi anni di carcere e terribili violazioni alla sua dignità, Giordano Bruno veniva fatto bruciare vivo perché “eretico, pertinace, impenitente”, come recitava la condanna del tribunale della Santa Inquisizione Romana, presieduto personalmente dal papa. Nello stesso giorno del suo martirio anche i suoi libri venivano dati alle fiamme sul sagrato della basilica di S. Pietro…
Lo schema fondamentale del giusnaturalismo seicentesco è costituito da una fondazione del potere politico attraverso un patto a partire da uno stato naturale (reale o fittizio). Le differenti configurazioni dello stato naturale in Grozio, Hobbes, Spinoza, Pufendorf e Locke sono la premessa di differenti concezioni dello Stato…
Hume rappresenta l’esito scettico di una corrente di pensiero che potrebbe essere fatta risalire ad Aristotele, secondo il quale nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu (niente è nell’intelletto che prima non sia stato nel senso). Si tratta dell’empirismo, secondo il quale tutta la conoscenza deriva dall’esperienza, ossia è mediata dai cinque sensi…
Chi studia filosofia, quando si trova a parlare di questo sapere, può avere a che fare con due tipi di persone. C’è chi si chiede: “Nella vita di ogni giorno cosa me ne faccio della filosofia? È una materia staccata, astratta, che non risolve i veri problemi delle persone”. Questi sono di solito quelli che non hanno mai aperto un libro di filosofia…
Che ruolo può avere la filosofia entro un mondo che ormai si è fatto “uno”, e cioè privo di quel “fuori” rispetto al quale essa ha sempre definito le sue coordinate? Se lo è chiesto Sandro Chignola…
La filosofia moderna – scriveva Simon Critchley in Responsabilità illimitata – nasce non dalla meraviglia, ma dalla delusione, dal “rendersi conto di vivere in un mondo profondamente ingiusto, attraversato dall’orrore della guerra; un mondo in cui, dice Dostoevskij…
Si suole attribuire a John Locke il merito indiscusso d’avere, per primo nella storia del pensiero politico, costruito un modello ideale di Stato come comunità di uguali, governata dalla volontà della maggioranza. Ma non c’era nel suo Secondo trattato sul governo, apparso nel 1690, dove si trova delineata questa costruzione, null’altro se non la rappresentazione concettuale del sogno di un filosofo? Questa conclusione domina la storiografia politica…
La riflessione gentiliana sulle origini della modernità politica italiana fu imperniata sulla dicotomia fra individuo e popolo, che egli attraversava mediante lo studio di due pensatori eponimi del Rinascimento: Machiavelli e Campanella. In questa età, che insieme a quella risorgimentale fu al centro della meditazione storiografica di Gentile sul carattere italiano…
Storia e politica sono così annodate da noi da essere famosi per la revisione ininterrotta del passato: basta pensare al volume di Albert Russell Ascoli e Krystyna von Hennenberg intitolato Making and Remaking Italy: The Cultivation of National Identity. All’estero si discute con una certa bonaria ironia dei dibattiti italiani sui miti del Risorgimento e della Resistenza…