Archivi categoria: Poesia

Ninna nanna

 

 

 

Le poesie sono l’unico posto in cui
posso chiamarti amore
senza che tu ne porti il peso.
E allora ti canto questa ninnananna
soltanto per averti
ancora un po’ accanto.
 
Avvicinati, ti prego.
Lasciami carezzare i tuoi capelli
e ascolta queste mie parole
mentre con le labbra
sfiori i miei occhi chiusi:
riposa la tua mente spaventata.
Questo amore
è l’unica cosa che posso offrirti.
Custodiscilo con cura.

 

🔈Lullaby – Johannes Brahams 

 

 

 

The pharmacist

 

 

 

When I was a child
I was dreaming of run into a pharmacist
which could create a potion
to make me fall in love with her.

Make a magic potion for me,
my lovely pharmacist,
and put in it your eyes, your hair,
your mouth, your hands.
But don’t care about love:
I’ll put it by myself
along with the way to repair
that damn broken shell.

Some time ago
I finally met a pharmacist.
She made the potion
and I fell in love with her.

Make a magic potion for me,
my sweet pharmacist,
and put in it your eyes, your hair,
your mouth, your hands.
But don’t care about love:
I’ll put it by myself
along with the way to repair
that damn broken shell.

Her potion has now become a deadly poison
slowly killing me
but before I die
I’ll tell her, with my slight last breath, once again:

Make a magic potion for me,
my beautiful pharmacist,
and put in it your eyes, your hair,
your mouth, your hands.
But don’t care about love:
I’ll put it by myself
along with the way to repair
that damn broken shell.

The way to repair
that damn broken shell…

 

 

 

The lady from North Naples

 

 

 

I fell in love
with a lady from North Naples,
her copper colored hairs,
white glittering teeth,
thin waist.

I am alone,
far away from her,
on the piano
trying to compose
the finest song
while she washes,
with her delicate hands,
a precious silk clothes.

I fell in love
with a lady from North Naples,
her copper coloured hairs,
white glittering teeth,
thin waist.

The notes of my piano are flying away
trying to reach her.
Who knows if she’ll ever listen to them,
who knows if she will understand.
On this cold night
they will dim
until become mute
stopping to cry out that…

I fell in love
with a lady from North Naples,
her copper coloured hairs,
white glittering teeth,
thin waist.

The lady from North Naples.

 

 

 

Lily’s freckles in the sky

 

 

 

Last night
I gazed at the moon
and looking at her face
I saw golden tears
to gush from her eyes
and so were born
Lily’s beautiful freckles in the sky.

Lily’s freckles in the sky.
Lily’s freckles in the sky.

I don’t know what to do
with the moon, the stars,
the light wind that caresses
my cheeks in the night,
the wide open horizon.
Nothing makes sense for me
if I can’t tell her.

Lily’s freckles in the sky.
Lily’s freckles in the sky.

My world was only in her embrace
an embrace lasted a few moments
but endless to me.
I’ve been unable to prove her my love
so she has deserted me.
Now I can only look up to see
Lily’s freckles in the sky.

Lily’s freckles in the sky.
Lily’s freckles in the sky.
Beautiful freckles in the sky…

 

 

 

Ho combattuto un milione di guerre

 

 

Ho combattuto un milione di guerre
col silenzio,
per tacere le parole,
e col rumore assordante,
per coprirle.

Ho combattuto un milione di guerre
con la notte più buia,
per velare i tuoi lampi
proteggendo così
i miei occhi dalla cecità.

Ho combattuto un milione di guerre
coi respiri ansimati,
per rianimare le tue rose appassite.

Ho combattuto un milione di guerre
non con le armi ma con le pietre,
perché lanciandole nell’acqua immobile
facessero risuonare,
come i cerchi concentrici,
il tuo bellissimo nome!

 

 

 

Le bellezza delle forme commuove

 

 

Per te,
che avevi gli occhi spalancati

mentre i miei si rifiutavano di vedere,
mi son perso nel campo
delle margheritine della mia fanciullezza,
i cui piccoli petali parlano
ma non si toccano.
Si lamentano, ridono e,
sebbene muoiano,
raramente si commuovono.
 
Un inno con qualsiasi altro titolo
potrebbe essere più dolce.
Forse il sole non splenderà mai più
sul campo di margheritine.
Di quelli troppo malati,
troppo malati per vedere,
nonostante non appaia nulla,
qualcuno sa, sì.
E sarei voluto essere io.

 

 

 

 

La triste storia di Isabella di Morra, poetessa di Valsinni e del poeta Diego Sandoval De Castro, signore di Bollita

 

di

Cristina Manzo

 

 

Fa da sfondo alla vicenda la guerra franco-spagnola. Il periodo è la metà del Cinquecento. Isabella Morra (1520-1546), nata a Favale, l’odierna Valsinni, vicino Matera, da famiglia nobile, condusse una vita infelice e inquieta nel castello di famiglia, una severa rocca sulla valle del fiume Siri oggi Sinni, sognando la corte francese nella quale viveva il padre, costretto ad emigrare per aver parteggiato con gli sconfitti francesi contro gli spagnoli…

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Isabella di Morra (1520 – 1546)

 

 

Credevo fosse un tango

 

 

Il mio abbraccio frontale
ti tiene a lieve distanza
mentre il bandoneón
modula i passi di danza.
Tu mi segui smaniosa,
mi assecondi impegnata,
e nei tuo occhi rapiti,
rifletto la meraviglia del ballo.
Non provo stanchezza,
non avverto dolore,
ti sospingo con forza
e tu mi conforti,
con carezze di soffi
del tuo fiato ansimante.
La tua schiena si flette,
e per pochi istanti,
non vedo il tuo viso incantato,
ma ti tengo ancora la mano
e con un rapido gesto,
mi sei di nuovo davanti.
I petali cremisi
della rosa che ho in bocca,
si perdono nel tuo labbro inferiore.
Il tuo tacco sottile,
nello slancio dell’otto,
ferisce il mio piede ondeggiante.
Credevo fosse un tango.
E invece…

 

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Prologo a Emilio Praga. Penombre di una modernità nascente

 

di 

Matteo Veronesi

 

 

La raccolta Penombre di Emilio Praga si apre con un Preludio celebre, ma di cui non sono forse stati del tutto còlti, finora, il profondo sostrato filosofico e la portata largamente anticipatrice, quasi profetica. «Noi siamo i figli dei padri ammalati»: vi è, qui, già quell’idea di malattia, di decadenza, di deriva, di perdita di valori, e insieme di sorda, velleitaria, disperata eppure assurdamente entusiastica, rivolta ed ansia di palingenesi…

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Emilio Praga (1839 – 1875)