Archivi categoria: Politica

Le arti di governare
Dal regimen medievale al moderno concetto di governo

 

di

Michel Senellart

 

 

Gulliver si trova a Brobdingnag, il paese dei giganti, dove i suoi compagni di viaggio lo hanno abbandonato in seguito a una violenta tempesta. Diventa ben presto intimo amico del re, uomo
giusto, mite, tollerante, di cui Swift giustifica virtù così poco conformi alla regia funzione per il fatto che, vivendo egli completamente separato dal resto del mondo, ignora i costumi delle altre nazioni…

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Ambrogio Lorenzetti, “Effetti del buon governo in città” (1338-1339)
Siena, Palazzo Pubblico

 

 

 

David Hume.
Il problema dello scetticismo e la nascita del soggetto
come attività pratica

 

di

Anna Bagnato

 

 

La filosofia politico-morale di Hume è stata, spesso, messa in secondo piano rispetto alle innovazioni epistemologiche. Il nesso che lega epistemologia, morale e politica è stato oggetto di controversie che hanno favorito la collocazione dell’autore entro precise etichettature che non riflettono la complessità del suo pensiero. Il progetto di elaborare una scienza dell’uomo sufficientemente esaustiva…

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David Hume (1711-1776)

 

 

 

Il desiderio del Leviatano
Immaginazione e potere in Thomas Hobbes

 

di

Giovanni Fiaschi

 

 

Lo Stato è davvero un «mostro freddo», come spesso si afferma ripetendo l’immagine nietzscheiana? Quel certo spirito barocco, che riemerge nella metafora dello Zarathustra, rispecchia senza dubbio la sensibilità dell’epoca nella quale è stata elaborata la teoria dello Stato moderno. In questo caso, tuttavia, il fascino dell’immagine rischia di nascondere la reale complessità sottostante al nuovo modello politico della sovranità…

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Thomas Hobbes (1588–1679)

 

 

 

Tra natura e misticismo: società aperta e società chiusa
in Henri Bergson

 

di

Saverio Mariani

 

 

Società aperta e società chiusa sono due concetti che hanno trovato una grande fortuna nella discussione filosofico-politica, dopo che Popper li ha utilizzati nel suo testo del 1945 La società aperta e i suoi nemici. In realtà questi due concetti erano stati introdotti qualche anno prima già da Henri Bergson, nell’ultima sua grande opera (se si esclude Pensiero e movimento che unisce una serie di saggi scritti negli anni precedenti), ovvero Le due fonti della morale e della religione (1932)…

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Henri Bergson (1859-1941)

 

 

 

Qualche considerazione su un illustre lettore
di Montesquieu, Voltaire

 

di

Piero Venturelli

 

 

Ragguardevole è la distanza, tanto sul piano metodologico quanto su quello ideologico tra Montesquieu (1689-1755), filosofo della modération e teorico dei corpi intermedi, e Voltaire (1694-1778), homme de lettres engagé e ammiratore di Luigi XIV (1638-1715)1. Senza dubbio, comunque, l’Esprit des lois risulta una delle opere politiche settecentesche più attentamente meditate dal patriarca di Ferney…

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Voltaire (1694-1778)

 

 

 

Does democracy necessarily rest on relativism?
The origins of the debate: Protagoras and Plato

 

by

Giovanni Giorgini

 

 

You will forgive me if I start, anachronistically, with a quote which belongs to a much later time than the authors I shall be dealing with. As I hope to show, it is not out of place because it identifies perfectly the problem and enables me to scatter light on the path I intend to follow. In the Gospel of John, in his confrontation with the Pharisees, Jesus says: “And you will know the truth and the truth will set you free” (John, 8:32)…

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Plato (427-347 BC)

 

 

 

Realismo metafisico e disaccordo pubblico.
Alcune riflessioni a partire da Disputandum est. La passione per la verità nel discorso pubblico

 

di

Sara Mollicchi

 

 

Chi leggesse soltanto il frontespizio del libro di Antonella Besussi potrebbe essere indotto, vista la forte risonanza mediatica di quel dibattito, a collocarlo nel contesto del cosiddetto «nuovo realismo». Disputandum est nasce però, oltre che da un lavoro di ricerca del tutto indipendente, dall’insoddisfazione per le tesi di un’importante corrente in filosofia politica, quella dei liberali contemporanei raccolti (più o meno fedelmente) attorno al progetto di Liberalismo politico di John Rawls…

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Il secolarismo: una ‘tragedia’ nell’ethos moderno?

 

di

Nico De Federicis

 

 

La complessa e spesso travagliata storia della costruzione dello stato moderno oggi può essere riletta come il compimento di un destino ‘tragico’, un destino che ci sta di fronte come uno degli esiti estremi della parabola segnata da quella forma di riorganizzazione della vita collettiva che siamo abituati a chiamare ‘secolarizzazione’. Che cosa significa affermare che nella modernità lo stato ha interpretato una figura del ‘tragico’? Anzitutto, è importante precisare che in questo caso il termine “tragedia”…

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Mondializzazione, sovranità, pace perpetua
Le prospettive di Kant e Maritain

 

di

Vittorio Possenti

 

 

Non est super terram potestas quae comparetur ei” (Job 41, 24). La copertina della prima edizione del Leviatano – sopra la celebre immagine dell’uomo collettivo costituito da una moltitudine d’uomini riuniti entro il corpo del sovrano – porta il versetto di Giobbe appena citato. La sovranità dello Stato si sostanzia in una potestas che non ha eguali e nulla sulla terra le si può paragonare. La sovranità presentataci da Hobbes sta in intimo contatto con gli elementi della forza, del potere, del terrore allo scopo di liberare i cittadini dal rischio dell’essere uccisi…

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Immanuel Kant (1724-1804)

 

 

 

L’incompleta costituzionalizzazione dell’Unione Europea
Cittadinanza, popolo, globalizzazione

 

di

Alessandro Lattarulo

 

 

Da Roma a Roma. Dal 25 marzo 1957 al 29 ottobre 2004. A distanza di quarantasette anni il cammino dell’attuale Unione Europea si è ricongiunto con i luoghi dove ebbe avvio con i Trattati istitutivi della CEE e dell’Euratom. Identica Sala, quella degli Orazi e Curiazi in Campidoglio, differente addobbo paesaggistico. Non soltanto per le opposte condizioni climatiche, pioggia battente la prima volta, solare appendice di una calda estate la seconda…

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