Figlio di Schopenhauer

 

Parto da un semplice presupposto. L’uomo non è un cane. In questo senso mi considero figlio di Schopenhauer. Schopenhauer allibì davanti agli esperimenti sugli animali e davanti alla vivisezione e comprese così la smisurata crudeltà umana. Io parto dal medesimo presupposto che l’uomo è fondamentalmente un essere cattivo. Io anche sono un uomo. Sillogismo vuole che sia quindi io stesso cattivo. Appurare che l’umanità è cattiva e che siamo cattivi è il primo passo. Il primo passo verso una difficilissima presa di coscienza. Il primo passo.

Patrick Gentile

 

 

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