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Guicciardini
Ci sono esperienze che appartengono alla gioventù. La maggior parte, a dire il vero. Fare amicizia con qualcuno, per esempio. Se hai quindici o vent’anni è parte integrante del tuo bagaglio; siccome bisogna imparare a combattere servono alleati stretti. Per farcela, dico. A quaranta i fortini, bene o male, li abbiamo invece eretti da un pezzo. Intrecciare nuove affettività diventa un po’ come avere un incontro ravvicinato del terzo tipo. Si è alien(at)i. Del resto abbiamo già lottato a sufficienza e adesso serve proteggere il proprio “particulare” (come ci spiegò già alcuni secoli fa il buon Guicciardini), fare attenzione a chi ci vuole espropriare, strapparci la zolla da sotto i piedi. Per questo le mie amiche single alla fine non trovano un uomo. Per questo i miei amici single non trovano una donna. Per questo non sono solo i figli a non nascere più, ma le relazioni soprattutto. E di chi sono figlie le relazioni umane se non di un tempo in cui eravamo più giovani e inesperti e forti? Imparare è il gran buco nero dell’umanità.