Nel nome di Giordano Bruno, il diritto alla dignità

di

Maria Mantello

 

Il 17 febbraio del 1600, dopo lunghi anni di carcere e terribili violazioni alla sua dignità, Giordano Bruno veniva fatto bruciare vivo perché “eretico, pertinace, impenitente”, come recitava la condanna del tribunale della Santa Inquisizione Romana, presieduto personalmente dal papa. Nello stesso giorno del suo martirio anche i suoi libri venivano dati alle fiamme sul sagrato della basilica di S. Pietro… 

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