Perché scrivo

 

A volte qualcuno mi chiede perché scrivo. Così sulle prime mi ritrovo a farfugliare, a incartarmi. Poi recupero il ritmo e allora glielo spiego. Che a me scrivere serve come la fame e come la sete. È motore e tubo di scappamento. Aria e merda. Io devo fiutare il tanfo nauseante della vita e poi pestarlo sulla carta. Se non lo faccio non riesco a vedere nemmeno l’atroce bellezza dell’esserci. Devo scriverla l’esistenza. Se voglio farci pace.

Patrick Gentile

 

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